Mano Tesa al Bangladesh 2007

04.10.2007 23:13
Nel marzo del 2007 ritorno per la terza volta e trovo migliaia di persone pronte a stringermi la mano e a portarla sul cuore. E' cosi che loro salutano e il gesto sottolinea l'importanza dell'incontro. Il mio ritorno comincia a rendere famigliare la mia presenza anche se in molti si chiedono il perchè.
Laggiù o si è missionari o ci si limita l'esperienza di un viaggio e ad una sola visita.
Era la prima volta nella mia vita che sentivo un disperato grido di aiuto, senza che nessuno aprisse bocca e nessuno usasse parole.
Gli aiuti di “Mano tesa al Bangladesh” proseguono grazie alla sensibilità di tanti amici e conoscenti, in molte sale cinematografiche vengono proiettati filmati che hanno la finalità di sensibilizzare e promuovere il progetto di “Mano Tesa al Bangladesh”.
 
Negli ultimi mesi del 2007 riparto per il mio quarto viaggio.
Un ritorno che mi lega ancora di piu a quella povera quanto straordinaria realtà.
S continua cosi con la costruzione dei pozzi. Ci sono urgenti richieste di aiuti per poter garantire  un po di cibo a famiglie in grave difficoltà.
Gli aiuti si rivolgono anche a chi chiede una possibilità di lavoro e dove è possibile si cerca di farvi fronte con l'acquisto di alcuni ritsckho.
Viene messa in cantiere anche l'apertura di una piccola bottega di barbiere dove troveranno lavoro 5 ragazzi tribali. Non si tratta di assistere in modo sterile, ma di interagire per creare opportunità che possano avere un futuro.
Dove è possibile si da un aiuto per la sitemazione dei tetti danneggiati dalla stagione dei monsoni.
Si da il via anche alle prime realizzazioni di gabinetti in muratura, dove prima c'era il nulla, se non i campi circostanti.
 
 

 


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